Seduta d’igiene orale professionale.

 

Gentili pazienti, l’estate è ormai alle porte e la voglia di staccare un po’ la spina si inizia a far sentire… prima di partire per le vacanze, però, ricordatevi di prenotare il vostro appuntamento periodico con l’igienista per la vostra seduta di igiene orale professionale!

Partiamo dal concetto di detartrasi…

I termini detartrasi/ablazione del tartaro o seduta d’igiene orale professionale sono tutti sinonimi e nomi tecnici, spesso poco conosciuti dai non addetti ai lavori odontoiatrici!

Se invece diciamo “pulizia dei denti” tutti, o quasi, capiscono immediatamente di cosa si tratta.

Orbene, la detartrasi è fondamentale per mantenere la salute orale e prevenirne disturbi e problemi che interessano il cavo orale e la salute di un individuo!

Tale trattamento prevede la pulizia profonda dei denti, volta a rimuovere dalla superficie dentale placca e tartaro che tendono ad accumularsi sui denti. Durante tale pratica verranno anche puliti attentamente i bordi e solchi gengivali, gli spazi interdentali (dove la placca tende maggiormente ad accumularsi) e la parte sotto-gengivale (in questo caso sarà necessaria una particolare seduta d’igiene orale professionale che prende il nome di levigatura o curettage).

Prima di analizzare le caratteristiche della seduta d’igiene orale professionale è importante comprendere che cos’è la placca e che cos’è il tartaro.

 

Col termine placca si indica una patina trasparente composta dai batteri che vivono nella bocca e da sostanze provenienti dal cibo (come zuccheri, carboidrati e lipidi). Sono proprio questi ultimi, soprattutto gli zuccheri, che danno la possibilità ai batteri di nutrirsi e quindi di moltiplicarsi. Nel caso in cui tale placca non venisse rimossa inizierebbe a produrre un acido in grado di aggredire la superficie dentale (smalto) e le gengive esponendo il soggetto al rischio di infezioni, infiammazioni, gengiviti, retrazioni gengivali e carie.

La placca rimasta per lungo tempo sul dente inizierebbe a “corroderlo” nel senso che i batteri in essa contenuti comincerebbero ad espellere dei prodotti metabolici i quali inizieranno a calcificare e mineralizzare la superficie dentale dando vita ad una sostanza dura che prende il nome di tartaro. Una volta formatosi il tartaro non sarà più eliminabile col semplice spazzolamento, sarà necessario l’utilizzo di specifici strumenti e la mano esperta del vostro igienista dentale. La presenza di tartaro sulla superficie dentale e a contatto con le gengive innescherà la reazione del sistema immunitario e quindi si verificheranno risposte infiammatorie più o meno gravi.

 

Per prevenire la formazione del tartaro sarà fondamentale rimuovere regolarmente la placca dentale (attraverso quindi un’ottima e scrupolosa igiene orale che preveda l’utilizzo di spazzolino, filo interdentale e scovolino), eliminare i fattori di rischio (come ad esempio il fumo di sigaretta) e sottoporsi a regolari sedute d’igiene orale professionale. L’igiene orale quotidiana, infatti, seppur scrupolosa ed eseguita in maniera corretta non basta per rimuovere completamente placca e tartaro dai denti, soprattutto nelle zone interprossimali (o difficilmente raggiungibili con lo spazzolino) o nelle zone sub-gengivali.

 

Quali sono i vantaggi della detartrasi?

  1. Contrasta l’infiammazione gengivale
  2. Elimina i residui di cibo, placca e tartaro dai denti diventando il principale rimedio contro l’alitosi
  3. Previene la formazione di carie
  4. Previene la perdita prematura degli elementi dentali
  5. Sbianca i denti, eliminando le macchie cromatiche superficiali dallo smalto dentale
  6. Riduce notevolmente l’ipersensibilità dentale
  7. Contrasta la recessione gengivale
  8. Contrasta l’insorgenza e controlla l’evoluzione della malattia parodontale
  9. Elimina i batteri presenti nel cavo orale e ne limita la diffusione nel resto del corpo
  10. Consente un più semplice mantenimento dell’igiene orale domiciliare

 

Proprio per questi motivi, la detartrasi rientra a pieno titolo nell’ambito dei trattamenti di prevenzione che consentono al paziente di avere una bocca sana e, soprattutto, di ridurre il rischio di eventuali problemi odontoiatrici.

 

 

Ogni quanto va eseguita la detartrasi?

La frequenza per la pulizia dentale professionale è soggettiva: essa dipende dalla situazione orale del paziente, dalla sua predisposizione genetica, dallo stile di vita, ecc. Indicativamente possiamo suggerire il richiamo semestrale per l’ablazione professionale del tartaro, ma è comunque fondamentale chiedere al proprio igienista ed odontoiatra di fiducia. Ovviamente in caso di particolari patologie sarà necessaria una maggiore frequenza (3/4 mesi).

Ricordiamo comunque che essendo una tecnica di prevenzione di patologie gengivali e parodontali dovrebbe comunque essere effettuata con regolarità ed associata a controlli odontoiatrici per monitorare regolarmente la salute orale ed evitare di arrivare ad interventi più invasivi sul lungo periodo.

 

Come viene eseguita la detartrasi?

 

Durante l’ablazione del tartaro l’igienista dentale effettuerà la rimozione di placca e tartaro con l’ausilio di diversi strumenti. I più comuni sono gli ablatori ad ultrasuoni, l’Airflow e le curette.

Gli ablatori ad ultrasuoni sono strumenti che combinano ultrasuoni ad un flusso d’acqua pressurizzata, al fine di rimuovere i batteri vivi e calcificati (nello specifico, attraverso l’emissione di ultrasuoni, questi strumenti producono oscillazioni ad altissima frequenza di una punta metallica in grado di frammentare le concrezioni di tartaro sopra-gengivali e sotto-gengivali. In questo modo, distruggono i batteri che costituiscono la placca e tramite l’emissione di un getto d’acqua pressurizzata permettono di rimuovere le incrostazioni).

La curette, invece, è lo strumento utilizzato per eliminare manualmente i depositi di placca e tartaro presenti sulla superficie dentale, negli spazi interprossimali e nei solchi gengivali. Attraverso l’utilizzo dell’Airflow (la quale prevede l’uso di uno strumento chiamato air­polishing che combina l’azione del bicarbonato di sodio, e/o dell’eritritolo e/o della glicina all’acqua e all’aria per rimuovere le pigmentazioni estrinseche dalla superficie dei dentale) viene effettuata la rimozione finale di residui di placca, macchie di nicotina, macchie dovute all’assunzione di cibo e bevande (caffè, The, ecc.) per lucidare la superficie dentale e per sbiancare i denti.

 

 

Mantenimento igiene orale domiciliare.

Ormai risulta chiaro quanto sia importante effettuare detartrasi periodiche. Non bisogna però dimenticare che tale trattamento dovrà essere associato ad un attento ed attivo mantenimento domiciliare il quale prevede:

  • Lavaggio accurato dei denti (almeno 3 volte al giorno, dopo i pasti principali)
  • Utilizzo di filo interdentale (per rimuovere depositi di cibo e placca negli spazi interdentali) e scovolino
  • Effettuare corrette manovre d’igiene orale (spazzolare in modo corretto i denti partendo dalla gengiva verso l’esterno, non effettuare eccessiva pressione, utilizzare spazzolino adatto alla proprio situazione orale, dedicare il giusto tempo al lavaggio dei denti)
  • Ove necessario e consigliato utilizzare mousse remineralizzanti
  • Prestare attenzione al tipo di dentifricio e collutorio utilizzato

 

Porre in essere questi piccoli accorgimenti ogni giorno (e più volte al giorno) permetterà al soggetto di potenziare l’effetto terapeutico esercitato dall’igiene orale professionale, in più prendersi cura dei propri denti sarà importante per prevenire carie ed altri disturbi del cavo orale.

 

Perché è così importante la detartrasi?

Abbiamo avuto modo di sottolineare come sottoporsi a regolari sedute d’igiene orale professionale sia fondamentale per prevenire qualsiasi tipo di condizione patologica a carico del cavo orale. Nello specifico sedute periodiche di detartrasi limiteranno il rischio che il paziente sviluppi gengiviti, malattia parodontale, insorgenza di carie, alitosi, ecc.

Ricordiamo inoltre come da diversi studi sia emersa la stretta correlazione tra batteri orali (presenti in placca e tartaro) ed insorgenza di altre patologie. Tra queste ricordiamo: malattie cardiache (infarto, ictus), diabete, Alzheimer, demenza senile, rischio di parto prematuro, ecc.

Proprio per questi motivi sarà importantissimo curare la propria salute orale, ed effettuare regolari sedute d’igiene orale per garantirci una prevenzione della salute a 360 gradi!

Lo sapevi che?

La Oral Health Foundation ha recentemente riportato una ricerca che indica le malattie gengivali come un possibile indicatore di scarso esito con COVID-19. La ricerca, pubblicata sul Journal of Clinical Periodontology, ha esaminato più di 500 pazienti e ha scoperto che quelli con gravi malattie gengivali avevano fino a cinque volte più probabilità di aver bisogno di un ventilatore e nove volte più probabilità di morire se infettati da COVID-19 .

OHF ha suggerito che lo studio evidenzia l’importanza della salute delle gengive, che è indicata dal sanguinamento delle gengive. La pulizia regolare dei denti, la rimozione della placca e del tartaro e l’individuazione e il trattamento precoci delle malattie gengivali sono essenziali per mantenere la salute orale.*

 

 

Conclusioni…

Tra le righe di questo articolo si comprende quanto la detartrasi sia importante per la salute orale e non solo. In primis essa servirà a rimuovere la placca e il tartaro che tendono ad accumularsi sui denti, negli spazi interdentali, lungo il bordo gengivale ed anche in quello sotto-gengivale. Nel tempo la presenza dei batteri presenti nella placca batterica darà vita ad infiammazioni gengivali che possono portare a problematiche serie, come sviluppo di carie, malattia parodontale o la retrazione gengivale, con conseguente rischio di perdita degli elementi dentali. Inoltre la presenza di batteri orali potrà influenzare la salute di tutto il nostro organismo fornendo le condizioni predisponenti infezioni e dando vita a malattie sistemiche gravi.

 

Prenota la tua seduta d’igiene orale professionale e preparati ad un’estate colma di sorrisi! 🙂

 

 

*Fonte: https://www.dentalhealth.org/news/gum-disease-linked-to-covid-19-complications