LA DENTIZIONE MISTA.

Gentili pazienti bentrovati.

L’articolo di questa settimana riguarda i più piccini e, nello specifico, l’età della dentizione mista. Il bambino a partire dai 6 anni entra in una fase molto delicata, definita “dentizione mista” in cui nel cavo orale esistono contemporaneamente zone di edentulia, dentini da latte e denti permanenti. Col termine dentizione mista si intende l’arco temporale che parte dai 6 anni circa e si conclude verso i 12 anni. In questo periodo la bocca è sottoposta a cambiamenti importanti: inizia normalmente con l’eruzione dei primi molari permanenti e termina con l’eruzione dei secondi molari permanenti. Questi standard temporali possono essere soggetti a variazioni nella realtà, ma possiamo sostenere che comunque una variabilità temporale di un anno può essere considerata normale. Per quanto riguarda, invece, l’eruzione dei terzi molari (meglio conosciuti come denti del giudizio) questa può avvenire fino al raggiungimento della maggiore età.

Durante il lento e spesso fastidioso movimento che condurrà all’affacciarsi nella cavità orale, il dente permanente “consumerà” lentamente le radici dell’elemento deciduo (dente da latte), fino a quando rimarrà solo più la coroncina, ossia la parte del dentino visibile in bocca. Tale processo prende il nome di rizolisi. Una volta consumate le radici la coroncina risulterà instabile, iniziando a muoversi per poi cadere ( a volte in modo spontaneo, a volte senza fatica o dolore dal bambino e a volte con l’aiuto del vostro odontoiatra di fiducia).

 

 

Durante questa fase, però, l’instabilità dei dentini da latte può provocare disagio o dolore al bambino, soprattutto durante la masticazione.

Risulterà fondamentale proporre al bambino un’alimentazione varia e completa (tenendo anche conto del particolare periodo di crescita che sta attraversando) ma che al tempo stesso sia semplice da assimilare tramite la masticazione. Sicuramente da evitare saranno i cibi estremamente duri o quelli molto appiccicosi.

Tale instabilità oltre a procurare fastidio al bambino, potrà favorire l’accumulo di placca tra il dentino e la gengiva causando infiammazioni e, nei casi più gravi, vere e proprie infezioni. Per questo sarà necessario sia prestare attenzione ai cibi ingeriti ( evitando, come accennavo, quelli che potrebbero insinuarsi tra denti e gengive), sia seguire un’igiene orale scrupolosa e costante (nonostante i più piccini possano ritenerla “noiosa”, prestando meno attenzione del dovuto).

 

Vi proponiamo qui di seguito qualche idea alimentare con piatti morbidi e adatti a questa fase di crescita del bambino.

Palline di patate filanti:

  • 600gr di patate
  • 1uovo
  • 150 gr fontina
  • 2 cucchiai di parmigiano
  • pangrattato
  • sale
  • olio

Lavare e lessare le patate, pelarle e passarle nello schiacciapatate. Amalgamare il purè con il tuorlo d’uovo. Il parmigiano ed un pizzico di sale. Tagliare la fontina a dadini. Col composto ottenuto, fare delle palline inserendo al centro di ognuna un dadino di fontina. Passare le palline nell’albume dell’uovo e nel pangrattato. In una padella antiaderente scaldare l’olio e friggere le palline. Trasferirle su un foglio di carta assorbente e servire ben calde.

Altri piatti consigliati sono: rotolo verde di frittata, risotto a piacere, crema di verdure (piselli, broccoli, cavolfiore, ecc), purea di finocchi, pizza morbida, pesche o pere al cioccolato, mousse di fragole e un bel sorbetto di frutta fresca!

 

Lo sapevi che….

La fatina dei denti….

Chi da piccolo non ha mai sentito parlare della Fatina dei denti”? Tale creatura ha popolato i sogni dei più piccini dal giorno in cui hanno iniziato a dondolare i primi dentini.
La favola della fatina dei denti, raccontata dai nonni e dalle mamme, è stata tramandata nel tempo fino ad essere ancora oggi conosciuta e molto diffusa. L’origine di questo personaggio va ricercato del folklore popolare occidentale. Sembrerebbe prendere spunto dall’Inghilterra, affondando le radici nel periodo in cui, per tradizione, si seppellivano i dentini da latte caduti. Una volta caduto il dentino, sempre per tradizione, i genitori avrebbero offerto al bambino un piccolo dono nascosto sotto al cuscino. Al bambino, però, veniva raccontato che a mettere questo dono sotto il cuscino era stata proprio lei: la fatina dei denti!

 

e….il topolino dei denti!

In altre parti del mondo è invece molto diffusa la figura del topolino dei denti.
Anche questa “favola” viene tramandata di generazione in generazione ed affonda le proprie radici in Spagna, verso la fine del XIX secolo. In quell’epoca il futuro re Alfonso XIII, era un bambino molto viziato e anche un po’ sciocchino.
Infatti quando il piccolo Alfonso perse il suo primo dente da latte (a circa 8 anni) si auto-convinse di essere gravemente malato. La madre per rasserenarlo invitò lo scrittore Luis Coloma a scrivere un racconto sulla storia del piccolo Alfonso. La fantasia dello scrittore Coloma creò il topolino ( nella storia
Ratoncito Pérez) che nella sua favola faceva un regalo ad Alfonso per ogni dentino da latte caduto. Per tutti gli altri bambini, spesso molto poveri, il topolino invece lasciava dei soldini per aiutarli.
Da questa fiaba e dai racconti tramandati si diffuse la leggenda del topolino dei dentini che lasciava in dono un soldino sotto il cuscino di ogni bimbo a cui era caduto un dentino.

Queste leggende sono molto simpatiche e diffuse in tutto il mondo, unendo i bambini di ogni cultura ed etnia, in più risultano molto utili per tranquillizzare i più piccini e rendere l’esperienza della caduta dei dentini da latte il meno traumatica possibile.

 

 

 

 

Per maggiori informazioni o se avete qualche domanda da porci siamo a vostra completa disposizione.