Xerostomia

Gentili pazienti, bentrovati!

In questo articolo si parlerà di XEROSTOMIA (comunemente chiamata “secchezza della bocca”, “bocca asciutta”, “secchezza delle fauci”), un disturbo abbastanza comune ma di cui si sente parlare poco.

Ecco qualche dato: i soggetti interessati da questo disturbo risultano essere circa 1 adulto su 4, principalmente donne e tale patologia aumenta all’aumentare dell’età (la maggior parte di persone affette da xerostomia, infatti, appartiene ad una fascia d’età elevata: gli anziani).

Con tale termine viene indicata la situazione di secchezza del cavo orale causata da un flusso di saliva ridotto o assente. Chi ne soffre avrà la sensazione di avere un’importante riduzione salivare e di avere il cavo orale disidratato e poco lubrificato.

Ma prima di concentrarci su tale argomento scopriamo quali funzioni e perché la saliva risulta essere così importante…

La saliva che cos’è?

La saliva è un fluido biologico estremamente importante per il nostro organismo: essa è formata da una parte sierosa ed una mucosa ed è costituita principalmente da acqua (circa il 98%) e per il resto da piccole molecole organiche ed inorganiche.

Responsabili della secrezione salivare risultano essere alcune ghiandole: la parotide, la ghiandola sottomandibolare e quella sottolinguale, oltre ad un elevato numero di ghiandole salivari minori presenti nel nostro cavo orale.

 

 

 

Le funzioni della saliva sono molteplici, vediamone alcune:

  • Ruolo importante nella digestione (in essa sono contenuti determinati enzimi digestivi e come sappiamo la digestione inizia proprio dalla nostra bocca) lubrificando ed emulsionando il cibo ingerito
  • Contiene immunoglobuline che esercitano attività antibatterica
  • Fondamentale per deglutire e parlare
  • Protegge il nostro organismo dall’ingresso di germi e batteri tramite la nostra bocca
  • Fondamentale nel processo di regolazione del livello del pH orale
  • Protegge gli elementi dentali dall’erosione, dall’insorgenza di carie e dal deposito di placca dentale.

 

Il fatto di avere la bocca secca potrebbe mettere a disagio il soggetto che ne soffre (sia per il fatto che dovrà spesso bere, succhiare caramelle o masticare chewing-gum o utilizzare burro cacao per idratare le labbra) fino a diventare un vero problema che potrebbe interessare la masticazione, la deglutizione, il parlare o la respirazione.

Dall’elenco è facile rendersi conto di quante funzioni abbia la nostra saliva e, proprio per questo, risulta fondamentale trattare la xerostomia per limitarne i danni ed impedire che crei problemi alla nostra salute orale e generale.

 

Vediamo i principali sintomi della xerostomia…

 

  • Bocca asciutta
  • Alterazione nella percezione di alcuni gusti
  • Lingua secca
  • Labbra e angoli della bocca screpolati
  • Aumento stato infiammatorio (dovuto all’indebolimento dell’azione antibatterica della saliva)
  • Frequente necessità di bere
  • Alitosi
  • Aumento rischio di carie
  • Difficoltà a deglutire alimenti secchi
  • Afte ed ulcere ricorrenti
  • Irritazione e sanguinamento gengivale
  • Erosione dentale
  • Demineralizzazione dello smalto dentale

 

 

I pazienti nella maggior parte dei casi indicano una sensazione generalizzata di disidratazione orale; oltre a tale caratteristica viene spesso riferito un rossore/dolore alla gola, la presenza di alito pesante, screpolatura di bocca e labbra, naso secco e lingua secca spesso rivestita da una patina biancastra.

Nei casi più gravi di xerostomia potrebbero insorgere altre patologie ad essa collegate, tra cui: candidosi orale, cario-recettività elevata, demineralizzazione dello smalto dentale ed ipersensibilità dentale.

 

 

Scopriamo ora quali risultano essere le cause di tale disturbo…

 

La scarsa salivazione è normalmente causata da specifici fattori, riconducibili principalmente a:

 

  • Presenza di alcune patologie
  • Cause temporanee
  • Assunzione di determinati farmaci

Su quest’ultimo punto, assunzione di determinati farmaci, sottolineiamo come un gran numero di farmaci abbia un effetto xerogenico, ossia risulta in grado di influire sull’azione secretoria delle ghiandole salivari.

Ricordiamo a riguardo i seguenti farmaci:

  • Anticoagulanti
  • Antidepressivi
  • Antistaminici
  • Ansiolitici,
  • Farmaci a base di cortisone
  • Diuretici
  • F A N S (Farmaci Antiinfiammatori Non Steroidei)
  • Integratori multivitaminici

 

Per quanto riguarda, invece, il primo punto (ossia l’insorgenza di xerostomia dovuta alla presenza di alcune patologie) ricordiamo come la xerostomia possa essere dovuta a:

  • Radioterapia o chemioterapia nell’area testa-collo in pazienti oncologici,
  • Presenza di patologie autoimmuni
  • Ipertensione
  • Artrite reumatoide
  • Disturbi ormonali
  • Iper o ipo-tiroidismo (in generale a disfunzioni tiroidee)
  • Diabete

 

In altri casi, spesso si tratta di cause temporanee di xerostomia, la sua insorgenza può essere dovuta a:

 

  • Stati emotivi di stress/ ansia/ depressione
  • Primi giorni di utilizzo di bite notturni o apparecchi ortodontici
  • Gravidanza
  • Scorretta alimentazione (eccessivamente ricca di zuccheri)
  • Cattiva digestione
  • Raffreddore o sinusiti
  • Disturbi alimentari (anoressia, bulimia)
  • Presenza di ostruzioni (calcoli) dei dotti salivari
  • Abitudini viziate (fumo)
  • Respirazione orale e non nasale
  • Carenza di Vitamine
  • Disidratazione (episodi di diarrea)

 

Per ciò che attiene le cause a lungo termine di xerostomia ricordiamo l’invecchiamento, il quale rappresenta la più frequente insorgenza di xerostomia (anche per il fatto che gli anziani in molti casi assumono numerosi farmaci).

 

 

 

 

Diagnosi e trattamento…

 

I mezzi per diagnosticare la xerostomia sono svariati: dalla scrupolosa osservazione e valutazione dei sintomi elencati più su, all’aspetto del cavo orale, l’assenza di flusso salivare anche quando si massaggiano le ghiandole salivari fino ad alcuni specifici esami e nei casi più complessi può essere necessaria una biopsia (soprattutto se non risulta essere chiara l’eziologia del disturbo e si teme la presenza di una malattia sistemica).

Nel caso in cui tale disturbo si manifestasse in concomitanza all’assunzione di uno specifico farmaco e cessasse nel momento in cui si interrompe l’assunzione non saranno necessari ulteriori controlli e valutazioni per diagnosticarla.

Parlando dei trattamenti da porre in essere è necessario partire da:

 

  • Tentativo di ripristinare la lubrificazione del cavo orale. A riguardo esistono in commercio numerosi prodotti in grado di ridurre la sensazione di secchezza orale, i quali possono essere acquistati sotto forma di collutori, dentifrici, chewing-gum, compresse e spray.
  • In secondo luogo, ma non meno importante, sarà fondamentale curare l’igiene orale: lavarsi accuratamente i denti almeno 3 volte al dì, utilizzare il filo interdentale e sottoporsi a costanti sedute d’igiene orale professionale e controlli dal proprio odontoiatra di fiducia per far sì che la situazione orale sia sempre sotto controllo e che sia sempre chiaro il quadro clinico.
  • Utilizzare mouse remineralizzanti notturne o sottoporsi ad applicazioni professionali di fluoro per proteggere lo smalto dentale
  • Prestare attenzione all’alimentazione: il consiglio degli esperti è quello di limitare l’assunzione di cibi eccessivamente piccanti o salati, evitare bevande zuccherate, sport drink, alcolici e non esagerare con thè e caffè.
  • Mantenere costantemente la bocca idratata, aumentare considerevolmente il consumo di acqua (ricordiamo che bere almeno 2l d’acqua al giorno giova alla nostra salute) ed utilizzare chewing-gum o caramelle (senza zucchero) che aiutino la produzione di saliva ma che non danneggino i nostri denti.
  • Sorseggiare liquidi privi di zuccheri
  • Nel caso in cui la xerostomia fosse correlata all’assunzione di determinati farmaci e non sia possibile modificarne l’assunzione sarà perlomeno utile cercare di assumere il dosaggio maggiore durante il giorno, per evitare la xerostomia notturna

 

 

Xerostomia e diabete…

 

In alcuni articoli del nostro blog abbiamo avuto modo di parlare del rapporto esistente tra il diabete e la salute del nostro cavo orale.

Ricordiamo come in un soggetto affetto da diabete si presenti un livello di glucosio nel sangue superiore, mentre minore sarà la quantità di insulina (prodotta dal pancreas) che regola il livello di zucchero che circola nel sangue.

Caratteristica del diabete è proprio quella dell’aumento di sete e della sensazione di secchezza orale.

In un soggetto affetto da diabete la secchezza orale sarà importantissima: la presenza di placca e di batteri all’interno della bocca del paziente diabetico potranno causare altri disturbi (come il rischio carie o stimolare l’insorgenza della malattia parodontale). Tutto ciò per via della mancata presenza ed azione della saliva: mancando od essendo estremamente ridotto il flusso salivare sarà minore la sua azione pulente e di protezione di denti e gengive.

In più, il paziente diabetico avrà un basso livello di difese immunitarie, abbinato alla mancanza di produzione e detersione della saliva trasformerà il cavo orale in una comoda via d’accesso per i batteri che potranno diffondersi in tutto l’organismo destabilizzando il nostro benessere.

In caso di soggetto affetto da diabete sarà necessario prestare ancora più attenzione alla salute orale, effettuando controlli, mantenendo un’ottima igiene orale e prestare attenzione allo stile di vita, oltreché all’alimentazione seguita.

 

 

Lo sapevi che?

Lo sapevi che per parlare di iposalivazione si deve verificare un’effettiva riduzione della produzione salivare, che non arrivi neanche a 0.1 ml/minuto?

 

Lo sapevi che nei casi peggiori la xerostomia può causare disturbi del sonno o persino all’insonnia?

 

Lo sapevi che nelle donne, il segno del rossetto, in cui il rossetto si “appiccica” ai denti frontali, può essere un utile spia d’allarme di una possibile xerostomia?

 

Lo sapevi che la xerostomia riguarda circa il 20% della popolazione anziana?

 

Lo sapevi che i soggetti che soffrono di xerostomia sono ad alto rischio di carie? Per loro sarà fondamentale mantenere una accurata igiene orale ed adottare misure di prevenzione maggiori (come applicazioni di fluoro e di mousse remineralizzanti).

 

Lo sapevi che la xerostomia che compare soltanto durante la notte o che è notata solo al risveglio può essere indicativa di un’eccessiva respirazione orale in un ambiente secco? Infatti la sensazione della bocca asciutta e gola secca si presenta durante la notte perché, mentre dormiamo respiriamo attraverso la bocca e non attraverso il naso.

Il fatto che la xerostomia colpisca soprattutto gli anziani è legata anche al fatto che con l’aumento dell’età si tende a perdere la sensazione di sete, infatti le persone anziane bevono poco o niente!

 

CONCLUSIONI…

Da quanto detto nel presente articolo comprendiamo come tale condizione di xerostomia possa essere fonte di disagio, interferendo con il linguaggio e la deglutizione, rendendo difficile l’uso di protesi dentarie, causando alitosi, e compromettendo la nostra igiene orale comportando una variazione del pH orale e stimolando la proliferazione batterica.

In caso di dubbi o volendo avere maggiori informazioni sul tema non esitate a contattarci, siamo come sempre a vostra disposizione!